E' questo il periodo dell'anno in cui ci sale l'ansia per la prova costume, ci specchiamo e proprio non va: cellulite, pancetta, gambe flaccide, braccia troppo grosse.
Prima di andare in panico al pensiero di mettersi in costume e andare al mare, è bene cercare di capire cosa possiamo fare, realisticamente.
Esiste forse una pillolina magica che ci fa diventare belle e col culo sodo come Belen? No.
E allora dobbiamo trovare un'alternativa che sia adatta a noi, alle tempistiche che abbiamo e ai nostri obiettivi.
Per quanto ci sforzeremo, la perfezione sarà sempre ben lontana, e per fortuna. Immagina che fatica dover mantenere una forma fisica perfetta, immagina che ansia da prestazione.
E poi, ti svelo un segreto: nessuna è perfetta.
Quindi, prima cosa, cerchiamo di comprendere che quello che abbiamo e che abitiamo è qualcosa di sacro, e il modo in cui lo nutriamo, di cibo ed emozioni, si riflette sul suo aspetto.
Potrebbe diventare l'espressione sublimata del nostro essere, sodo, liscio, tonico e pieno di energia, oppure potrebbe essere il riflesso delle nostre frustrazioni, delle emozioni negative accumulate e trattenute.
La differenza è tutta nell'amore che proviamo per noi stesse, per il nostro corpo.
Molte di noi sono ben lontane da questo, non si accettano e trovano difetti e sono piene di astio per se stesse. Questo circolo vizioso non fa che incrementare e potenziare lo scontento, per cui più ci sforzeremo per migliorare, con diete o trattamenti, meno risultati avremo.
La mente è un'arma potentissima, le nostre emozioni influenzano i pensieri e la realtà che si manifesta di conseguenza.
Nel momento in cui riusciamo a comprendere questo meccanismo, sarà semplice capire come la soluzione sia nell'accettazione, nell'amore.
Tendiamo quasi tutti a proiettare le frustrazioni e le gratificazioni in modi sbagliati mangiando troppo, riempendoci di cose che ci fanno male, o non trovando mai pace e serenità con noi stesse, sempre scontente, sempre pronte a vedere cosa non va.
I conflitti interiori ci portano a focalizzare l'attenzione su un singolo aspetto che non ci piace e non ci soddisfa, vediamo il corpo in maniera distorta e nessuno ci farà cambiare idea se non noi stessi.
Questi conflitti nascono dall'infanzia, nella ricerca di approvazione che, se mancata, avrà creato insicurezze e poca autostima .
L'accettazione integrale di noi stessi è il primo passo verso la felicità, che può cominciare con piccoli passi:
- fregatene di quello che pensano gli altri. La maggior parte di loro combatte la tua stessa battaglia.
- sii te stessa, coi tuoi pregi e i tuoi difetti, senza vivere in base alle aspettative altrui.
- sfrutta il tempo e l'energia per amare chi ti apprezza come sei. Non cercare l'approvazione di chiunque.
- smetti di criticare i difetti altrui. Quando punti il dito verso qualcuno, in realtà stai criticando te stesso.
- tu non sei il tuo corpo. Siamo corpo, mente e spirito e capire questo ci dà una prospettiva equilibrata e liberatoria del nostro essere.
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