A Primavera il contadino sfoltisce i rami per mantenerli verdi.
Allo stesso modo anche noi abbiamo bisogno di tagliare i "rami secchi" per rinnovarci.
La paura spesso ci porta a trascinare vecchie abitudine che ci fanno male e pensieri inutili e logoranti.
Abbiamo la capacità di mantenere sovrastrutture superflue e dannose: abitudini sbagliate, relazioni esaurite. Tendiamo a mantenere lo stato delle cose per paura di cambiare, e cosi' siamo sempre più frastornati e pensierosi.
Immagina di essere un albero e che ciascuno dei tuoi rami corrisponda a una relazione, a un compito, a uno degli interessi che coltivi, a un ricordo, un atteggiamento, un ruolo..
I rami continuano a crescere e non tutti sono sani e vivi, la linfa però deve nutrire tutto l'albero, con un notevole dispendio di energie.
Ecco perché un bravo giardiniere periodicamente pota le sue piante: tagliando i rami secchi il ciclo generativo della pianta si rinnova lasciandola più resistente agli attacchi esterni.
In questo modo crescerà più armoniosa e fertile.
Impariamo anche noi: eliminiamo subito le relazioni e gli impegni che ci affaticano o soffocano senza offrici nient'altro.
Quando ci sentiamo sopraffatti dagli impegni, i doveri, le richieste, è perché non siamo capaci di scremare le cose essenziali, fonte di benessere, da quelle superflue, spesso fonte di ansia e stress.
Disperdiamo energia, sottraendola all'essenza.
Proviamo ad aprirci al cambiamento e al rinnovamento.
- Ogni volta che facciamo qualcosa chiediamoci se ci fa piacere e ci stimola.
- Eliminiamo le attività che non ci danno nulla.
- Rivediamo i nostri impegni: sono davvero tutti necessari?
- Riconsideriamoli alla luce delle esigenze attuali.
- Evitiamo di mostrarci disponibili e accondiscendenti per forza: scegliamo sempre, cominciamo a dire no.
Questo è il periodo dell'anno in cui le giornate e l'aumento delle temperature innescano il risveglio di tutta la vita.
Respiriamo questa energia, lasciamoci contagiare e armonizziamoci col ciclo naturale.
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